Carlo Rovelli e i buchi bianchi

Carlo Rovelli e i buchi bianchi

Carlo Rovelli e i buchi bianchi

Carlo Rovelli torna in pista con un nuovo testo “Buchi bianchi – Dentro l’orizzonte” con Adelphi (pagg. 144 – 14 euro) https://www.adelphi.it/libro/9788845937538 dopo altri ormai consacrati: da “Che cos’è il tempo? Che cos’è lo spazio?” a “La realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose”.

Dai presocratici a nostri giorni sempre il dialogo tra filosofia e fisica https://www.giacintoplescia.it/giacinto-plescia-dalla-filosofia-alla-fisica/ è proseguito e, naturalmente, evoluto come ha dimostrato  in un testo recente Carlo Rovelli https://frame-frames.blogspot.com/2022/09/carlo-rovelli-il-filo-fisico-pop.html con un titolo evocativo e nello stesso tempo esplicito “Che cos’è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro”. 

L’intreccio di fisica e filosofia https://frame-frames.blogspot.com/2022/07/fisica-e-filosofia.html è evidente con il pensiero dei naturalisti greci e nella persona di Anassimandro di Mileto che “allievo di Talete, ebbe per primo l’audacia di disegnare l’ecumene su una tavoletta”.

In Anassimandro il “Tempo è ciò che determina la generazione, la distruzione e l’esistenza dei mondi” ed il “principio degli esseri è l’illimitato, l’ápeiron da dove infatti gli esseri hanno l’origine”.

Rovelli considera l’apeiron una “entità teorica” modernissima che di fatto si collega alla nuova fisica.

La gravitazione quantistica a loop https://frame-frames.blogspot.com/2022/10/lucrezio-e-la-gravita-quantistica.html è la teoria elaborata da Carlo Rovelli gli studi a Bologna e Padova l’insegnamento a Marsiglia, Roma e Pittsburg dove ha avuto la cattedra di “Filosofia della scienza” e ha approfondito le ricerche sul tempo e la materia.  

In “Buchi bianchi – Dentro l’orizzonte” ci sorprende con una sua dichiarazione apodittica “Non si sa se i buchi bianchi esistano veramente, nella realtà. Non li ha ancora visti nessuno”.

Vediamo allora perché non si vedono ancora.

  • Carlo Rovelli i buchi bianchi e i buchi neri 

Se le onde gravitazionali https://www.lngs.infn.it/it/news/osservate-le-onde-gravitazionali-a-100-anni-dalla-previsione-di-einstein sono state confermate dopo 100 anni, quanto tempo occorrerà per i buchi bianchi?

I buchi neri si nutrono di luce, materia e radiazioni e gli astrofisici hanno dimostrato la loro esistenza attraverso il campo gravitazionale con i suoi effetti sui movimenti dei corpi celesti.

Se si ipotizzasse di avvicinarsi ai buchi neri, vedremmo il tempo scorrere lentamente ma è sempre meglio non provarci perché, come le sirene, essi catturano ogni oggetto che si trovi nelle loro vicinanze fino ad inglobarlo.

Qui il buco nero il Sagittarius nella Via Lattea: 

Anche i buchi neri sono papà e i loro figli, sono stati nominati  buchi bianchi.

Si sa che i figli si ribellano ai genitori e accade anche in fisica, infatti i buchi bianchi si comportano in direzione opposta dei buchi neri ovvero emettono getti di materia nello spazio circostante e qui il tempo va all’incontrario come dice Celentano in “Azzurro” e ci fa tornare al passato come la madeleine di Proust.

Gli esiti sono pirotecnici infatti è come se una stella esplodesse nel mentre luce, radiazioni e materia vengono espulsi.

Non abbiamo prove scientifiche di alcun genere sull’esistenza dei buchi bianchi che vivono solo nel campo delle teorie e delle ipotesi o meglio di un processo deduttivo in virtù del quale dal momento che in fisica vigono leggi simmetriche, in relazione al tempo, si deduce che esiste un buco nero esiterà un buco bianco.

In questi video si possono vedere nascere i buchi bianchi https://video.corriere.it/scienze/carlo-rovelli-spiega-buchi-bianchi/

  • Dal tempo in Agostino allo spazio-tempo di Einstein

Agostino afferma che il tempo è impensabile al di fuori di ciò che accade nelle tre dimensioni del tempo “futurum, praesens, praeteri-tum”.

“Né futuro né passato esistono. È inesatto dire che i tempi sono tre: passato, presente e futuro… il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione, il presente del futuro l’attesa.” 

La rivoluzione concettuale sul tempo inizia con Agostino per il quale “I tempi sono tre: presente del passato, presente del presente, presente del futuro… questi tre tempi esistono nell’animo e non altrove” e arrivano con la nuova fisica nello spazio-tempo di Einstein.

E’ la matematica, le sue equazioni sull’inversione del tempo, e la relatività di Einstein a fare dei buchi bianchi sì degli oggetti ma, appunto, teorici.

La fisica quantistica relazionale a loop ha al centro della sua teoria la questione del tempo e di fatto si confronta col lascito di S. AgostinoIl tempo è una distensione che può essere indivisibile, divisibile in maniera finita o infinitamente divisibile”.

  • Il “tempo immaginario” di Hawking

A suo tempo è intervenuto il “tempo immaginario” di Hawking, di conseguenza mentre la classica visione del tempo procede per spostamenti progressivi e lineari, come se fosse una freccia del tempo, l’evoluzione del “tempo immaginario” si dispiega nella superficie di una sfera, sorge da un polo “immaginario”, il nord, raggiunge l’equatore e si chiude in un polo, di linee congiungenti, “immaginario”: il sud.
Se si pongono le due diverse interpretazioni del tempo in relazione, si comprende come c’è una convergenza ma anche una biforcazione, nel percorso, incapace di una qualche stabilità certa.

  • La gravità quantistica a loop di Rovelli e il modello di Hawking

La gravità quantistica a loop introduce un cambio di paradigma in relazione ai buchi neri come esplicitato nel video di “The Story of Loop Quantum Gravity- From the Big Bounce to Black Holes”

In gravità quantistica i loop sono quanti del campo gravitazionale qui una loro immagine:

i loop sono quanti del campo gravitazionale

Nel modello matematico proposto da Hawking, le parti stabili delle singolarità cosmiche s’immaginano instabili, per la nota teoria dell’indeterminatezza di Heisenberg: non si può conoscere lo status delle particelle elementari ai confini dello spazio vuoto.

Nell’interpretazione https://frame-frames.blogspot.com/2022/02/giacinto-plescia-uninterpretazione.html di Giacinto Plescia https://frame-frames.blogspot.com/2021/08/about-giacinto-plescia.html

Lo spazio vuoto se statico sarà impermeabile a qualsiasi fenomeno di attraversamento quantico, o instabile se “ek-statico” sarà pertanto vibrante di gettatezze singolari, strane o virtuali.

  • L’ipospazio: “superentità” della topologia fluttuante

Stephen Hawking ha capovolto la visione del Black-Hole: ha disvelato, nella spazialità relativistica, l’ipospazio soggiacente che è una “superentità” della topologia fluttuante.

Si eventua un chiasma ipospaziale: l’isteresi del chiasma virtuale potrà essere numerizzata attraverso la cuspide topologica ed è possibile inscrivere quel paradigma, descritto coi numeri immaginari, in varietà topologiche o in trivarietà https://frame-frames.blogspot.com/2022/11/la-teoria-delle-catastrofi-quantistica.html

  • I Black-Hole di Hawking: singolarità dello spazio-tempo. Carlo Rovelli: i buchi bianchi e la relatività quantistica

La bivarietà virtuale immaginaria si inabissa nell’ipospazio di un toro topologico attraversando una stringa cosmica formata da una bivarietà topologica, mentre la doppia bivarietà toroidale si disvela quale singolarità virtuale del chiasma topologico tale da far apparire i Black-Hole singolarità uniche.

Le parti stabili del Black-Hole s’immaginano instabili, per l’indeterminatezza di Heisenberg: non si potrà sapere, con precisione, lo status degli eventi interni al Black-Hole.

buchi neri

Getti quantici instabili e virtuali, se simmetrici, creeranno un campo gravimagnetico implosivo e se asimmetrici, un campo di fissione esplosivo genesi della materia o antimateria: singolarità dello spazio-tempo, cronotopie della relatività quantistica.

  • La scienza: tra ipotesi e indeterminatezza

La materia oscura è così denominata perché non la si vede se non indirettamente per via della gravità.

In fisica vige l’oscurità più totale infatti la materia è oscura, non è certa l’esistenza dei  buchi bianchi ovvero potrebbero essere esistiti per una frazione di tempo per poi essersi dissolti.

  • Conclusione: Carlo Rovelli e i buchi bianchi e buchi neri 

Tutto è incerto e indeterminato come ci insegna il teorema di incompletezza di Kurt Gödel https://it.wikipedia.org/wiki/Kurt_G%C3%B6del

Il principio di indeterminazione di Heisenberg https://www.treccani.it/enciclopedia/werner-karl-heisenberg  vige anche in fisica, matematica e meccanica quantistica https://it.wikipedia.org/wiki/Meccanica_quantistica

Pertanto nella ricerca delle leggi della natura vale l’umiltà e va abbandonata ogni hybris: i due principi alla base di pensiero e conoscenza.

E vale ricordare come l’uomo sia irriducibile https://frame-frames.blogspot.com/2022/10/irriducibile-di-federico-faggin.html ad ogni spiegazione deterministica.

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