I creodi tempo e universo

I creodi: tempo e universo

I creodi: tempo e universo

 

La visione del tempo, per millenni, si affida alla ortogonalità lineare canonica.
La fisica nulla può di fronte ai nuovi eventi e perciò si può solo rifugiare nel frattale, grazie alla replicabilità ricorsiva computazionale.
La differenza ontologica essenziale tra l’epistemologia abitata dalla metafisica influente, ininfluente e l’”epistème”, in relatività con l’ontologia influente, è l’ermeneutica della temporalità.

  • La struttura ontologica e le singolarità

La struttura ontologica transfinita ed i modelli ontologici, ontofisici consentono il dispiegamento di singolarità, ontovarietà con la temporalità immaginaria sia nella “gestell” planckyana, sia nella supergravità quantica.
Si eventueranno anche gli attanti ontologici, al di là degli “attrattori strani”, la struttura ontologica degli attanti immaginari, virtuali.   

  • Il tempo: i creodi e l’universo: la velocità  gravifotonica

Solo con quelle varietà o strutture ontologiche sarà consentito eventuare le velocità del tempo superiori alla canonica velocità gravifotonica.
La velocità del tempo non sarà più solo una formula estetica della ontologia influente della nuova epistemica.

  • Le singolarità creodali

Per l’ontofisica, l’ontologia dei modelli consentirà anche di svelare l’ontologia della verità, soprattutto quella inerente all’ontologia ed ermeneutica dell’essere in velocità nel mondo dell’essere, nel vuoto, la velocità e l’elasticità del tempo delle superonde, supercorde.

Nella “gestell” planckyana http://httpsframe-frames.blogspot.com202007giacinto-plescia-la-gestell-di-planck.html l’ontologia del campo, consente il disvelarsi di modelli della topologia fluttuante per le supercorde e l’ontovarietà creodale nelle differenze di creodi quantici, gluconici, gravifotonici, o creodi quarks.

GIACINTO PLESCIA LA GESTELL DI PLANCK

L’ontologia delle singolarità creodali o virtuali immaginarie, transfinite, caosmiche si eventua nella “gestell” planckiana quali ontovarietà, cuspidali, ellittiche, iperboliche, metaboliche, ontoboliche.

  • La topologia fluttuante e gli eventi caotici o chaosmici della temporalità

E’ il modello della topologia fluttuante delle singolarità dei sentieri creativi con la sua isteresi pregnante di almeno quattro valenze sinestetiche.

E’ essenziale interpretare gli eventi caotici o meglio “chaosmici” della temporalità, della singolarità spaziali, dei vuoti del tempo immaginario delle fluttanze nelle regioni planckyane o nella “gestell” di Planck.

  • L’infinitesimo caosmico immaginario

Nell’attanziale c’è ancora una sinestesia o un’indeterminatezza tra la temporalità immaginaria e la transfinita trascendente: è l’ontologia dell’infinitesimo “chaosmico immaginario” che dà increspature al vuoto e crea il sentiero dell’essere o creodo https://it.wikipedia.org/wiki/Creode ontologico metastabile, ontobolico della ontovarietà per Giacinto Plescia in https://www.giacintoplescia.it/giacinto-plescia-ricerche-progetti-e-pubblicazioni/   in “Creodi gravità quantica: grafici”

GIACINTO PLESCIA CREODI GRAVITA' QUANTICA Grafici

La differenza ontologica della velocità del tempo getta sul campo diverse ontocronie: da quelle più canoniche ed ortogonali, quali la supergravità quantica, a quelle più affascinanti quali le singolarità immaginarie dal “chaosmos”.

  • Temporalità chaosmica e supergravità quantica

L’ontologia dei sentieri creativi nella “gestell” planckyana eventua la differenza tra attanti ove l’ontologia della temporalità è “chaosmica”, ove la temporalità si dispiega virtualmente, ortogonalmente, canonicamente nella supergravità quantica.

Nella “gestell” planckiana fluttuante si decripta un sentiero creativo ove si eventua il transfinito: isteresi creodale dell’indeterminatezza tra le due differenze contemplate dall’epistème paradigmatica.

  • La struttura ontologica e i creodi: tempo e universo

L’impianto, la struttura ontologica, la montatura si getta nel campo della “gestell” planckiana prima di fluttuare nella frattalità degli attrattori strani delle teorie del “kaos” lorenziane.
Le sue dimensioni infinitesime non consentono una previsione ma l’eventuarsi delle icone morfogeniche, virtuali, immaginarie.

  • Singolarità chaosmiche e immaginarie

Nella “gestell” o struttura ontologica planckiana, le icone dei sentieri creativi si eventuano nel vuoto ontologico ora quali singolarità “chaosmiche”, morfogeniche di varietà gluoniche, ora in qualità di singolarità immaginarie ontogeniche di varietà cuspidali, ellittiche, quarks.

L’ontofisica consente di eventuare modelli ontologici anche per le singolarità immaginarie, supergravitazionali o “kaosmiche”: immaginati quali attrattori unidirezionali e per simmetria, o supersimmetria, aggettanti intermittenze quantiche, cosmiche.

Giacché la temporalità si svela trascendente ontopoietica, ma anche disvela la sua differenza ontologica, attraverso le increspature metastabili che creano i sentieri irreversibili nel tempo dell’esserci nella “gestell” o struttura ontologica planckiana.

  • Il tempo: i creodi e l’universo: modelli ontologici

Morfogenicamente, i modelli ontologici eventuano le morfoattanze o le interazioni della “gestell” di Planck.
Il modello ontologico consente di eventuare l’oltre della nuova fisica teorica sperimentale, risorta dalla superpotenza di calcolo, quella varietà classica, emersa nella cromodinamica, si disvelerà quale singolarità virtuale o immaginaria dell’indeterminatezza del “gluone-quark” dell’intermittenza quantica della “gestell” planckiana.

L’isomorfismo è l’identità di struttura: una struttura può venire incorporata in un’altra, se la prima è isomorfa a una parte della seconda.

  • Il chaosmos : un’interpretanza catastrofica

Esiste una discrasia o un “apeiron” tra la regione della topologia fluttuante o di Planck e la cronospazialità immaginaria di Hawking, tra Wheeler e la teoria delle supercorde di Veneziano, tra la dimensione 10-35 e la 10-18, ove si calcola l’unificazione di tutte le interazioni fondamentali: esiste una mondità, un cosmo, un “chaos”, meglio: un “chaosmos”.

Forse non regna l’instabilità fluttuante del tempo e della spazialità, ove il principio di indeterminatezza si svela quale principio ermeneutico o d’interpretanza catastrofica.

  • Una varietà topologica ed una nuova ermeneutica quantistica

Si potrà classificare una varietà topologica che disveli un’area, ove fluttuino singolarità metastabili, interpretabili con una nuova ermeneutica quantistica.

C’è un chiasma di interagenza tra le mondità: la stabile o cronotopica immaginaria, la instabile, fluttuante e caotica, la metastabile e metamorfica od ontologica: lì le singolarità si eventuano in trivarietà a densità assoluta o relativa.

Quando gli eventi virtuali trovano una morfogenesi “chaosmica” in sé, la loro metastabilità si disvelerà in una trivarietà: genesi di eventuale materia, o energia, o antimateria.

  • La morfogenesi subquarkica: il tempo: i creodi e l’universo

La morfogenesi subquarkica è l’evento metastabile che genera più interessere: se si desidera interpretare la sua morfologia dinamica superficiale, l’ermeneutica coinciderà con le teorie delle supercorde o delle membrane, ove le dimensioni energetiche sono eventuabili con la supersimmetria quantistica o graviquantica.

Se, invece, si immergesse la sonda nell’intimità “chaosmica” della varietà, per consentire una simmetria con gli eventi graviquantici, si disvelerà la mondità della ontologia quantica.

La trivarietà, nella sua spazialità topologica, è abitata dall’orbita di un superquark, o gluone, o leptone, nel toroide.

  • Morfologia, epistemologia, modellistica: i creodi, tempo e universo

La loro morfologia sarà super simmetrica ai graviquark o fotogluoni, ma con incastri infinitesimi ed infiniti dalla dimensione 10-18 fino alla topologia fluttuante del 10-35: varietà supersimmetriche immaginarie supergravitazionali, le quali si eventuano nel nucleo della trivarietà del subquark, o subgluone declinabili con un’ermeneutica quantica in morfoquarks, o archiquarks “chaosmici”.

Allora, lì sarà impredicibile ed imprevedibile l’essenza ontologica, ma previsibile ed interpretabile l’essenza morfologica e topologica, tanto da eventuare, anche una possibile epistemologia o modellistica matematica computabile, ma, già da ora, l’assenza di una ontologia quantica.

  • Gli “arkquarks” e gli “ontoquarks”

Là si disvelerà l’essere “chaosmico” degli “arkquarks”: essenze immaginarie della cronotopia supersimmetrica delle trivarietà metastabili, nella dimensione chaosmica ed immaginaria di Gödel prossime e comprese tra la dimensione di 10-18 e quella di 10-33.

Le singolarità morfogeniche disvelano modelli di “arquarks” orbitanti intorno ad eccentrici “ontoquarks”: si danno quale fondatezza degli eventi virtuali ed immaginari metastabili, interpretabili quali prodromi delle superstringhe, o supergravità, supercorde, o membrane unificanti le interagenze fondamentali.

  • Tempo immaginario, metastabilità topologica: attrattori quantistici o attanti quantici

Potranno, oppure, essere, la morfogenesi degli eventi disvelati nelle dimensioni dell’alterità “chaosmica”: buchi neri, sinergie delle cronotopie, solitoni virtuali, tempo immaginario originario, metastabilità topologica della regione fluttuante di Planck.

Quelle singolarità metastabili chaosmiche, potranno essere degli attrattori quantistici o attanti quantici.

  • L’ermeneutica quantistica: il sintagma delle interagenze fondamentali

Pertanto gli “arkquarks” possono essere attrattori quantistici, prossimi alla teoria della supergravità o superstringhe, o supercorde, o supermembrane supersimmetriche o alle teorie della grande unificazione delle interazioni fondamentali la cui morfologia sarà interpretabile con l’ermeneutica quantistica: la morfogenesi topologica può essere passibile d’interpretanza con l’ontologia quantica.

  • Conclusione: i creodi: tempo e universo

Di conseguenza si è in presenza d’una ermeneutica quantistica, utile per creare il sintagma delle interagenze fondamentali per Giacinto Plescia.

https://books.google.it/books?id=UTJBDwAAQBAJ&pg=RA1-PA96&lpg=RA1-PA96&dq=i+creodi&source=bl&ots=FCfP4o0r8k&sig=ACfU3U1t6kbdMPP0lePZjX4baLzwVod3fg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjPkeHv6sH-AhVjbfEDHeFGAx8Q6AF6BAgbEAM#v=onepage&q=i%20creodi&f=false

 

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